La donazione in divisa: I VIGILI DEL FUOCO
“Quand’ero bambino vidi un incendio. I pompieri lo spensero e salvarono una signora. Da quel momento in poi, ho sempre saputo che sarei diventato un pompiere.Sono vigile del fuoco dal 1983…”
Inizia così il racconto di Antonio Cucè, capo reparto esperto a Livorno, nonché uno dei personaggi che abbiamo coinvolto per raccontarci la donazione in divisa. (vedi anche La Folgore)
E’ siciliano di nascita, livornese d’adozione. Nella sua caserma di Livorno è l’indiscusso capofila per tutte le iniziative che riguardano la donazione. Ma è attivo anche in un’altra miriade di attività a favore degli altri.
Antonio dona per la prima volta quando è a fare il servizio militare a Milano. Poi prosegue sporadicamente. Diventa donatore periodico quando si stabilisce definitivamente a Livorno. Racconta che da quel momento è definitivamente nella condizione psicologica per strutturare la sua vita e si ripropone di far diventare la donazione di sangue e il volontariato una regola di vita.
In quegli anni, in caserma, già molti suoi colleghi sono donatori dell’Avis. Parla con il Comandante e nel 1995 da corpo a un vero e proprio Gruppo di Donatori Avis dei Vigili del fuoco, facendo la promessa che quest’attività extra lavorativa non avrebbe mai intralciato i turni di lavoro.
Oggi i donatori del Gruppo dei Vigili del Fuoco sono oltre cento e sono presenti: all’Isola d’Elba, a Piombino, a Cecina e ovviamente a Livorno.
Per lui donare come Vigile del fuoco è la ciliegina sulla torta, una scelta di vita…una continuità: “ti togli la divisa e continui a fare qualcosa per gli altri”
Nota: La caserma dei Vigili del Fuoco di Livorno è ricca di storie e di testimonianze dell’attività sociale di questo corpo e Avis è ovunque!
Viviana Bossi